Il processo

Il processo

Il processo

La prima fase del processo è stata indirizzata a fare emergere le parole chiave e le questioni fondamentali utili al fine di fotografare il panorama in cui si colloca la comunicazione della scienza. Come si può osservare sulla tavola che introduce questo testo, le diverse prospettive offerte dai membri di PICS si sono sovrapposte e ibridate in più aree.

Cercando di raccogliere e sintetizzare, le questioni più rilevanti intorno alle quali si è concentrata la discussione sono state, in ordine sparso, le seguenti:

1. Come si può misurare l’impatto e l’efficacia di un progetto di comunicazione della scienza?

2. Come si possono indagare e conoscere le narrazioni dominanti (“ecosistema narrativo”) nel pubblico-target a cui ci si rivolge e come si può valutare se queste sono state modificate in seguito a un progetto di comunicazione?

3. Quali sono i modelli di business in grado di permettere e sostenere una comunicazione indipendente?

4. Come si possono gestire le relazioni tra comunicatori che hanno obiettivi e strategie differenti, come per esempio tra quelli indipendenti e quelli coinvolti negli uffici stampa?

5. Si può essere pop e al tempo stesso rigorosi sui contenuti?

6. Come si possono distribuire efficacemente le risorse a disposizione tra audience engagement/ development e lavoro sui contenuti?

7. Ci sono delle pratiche virtuose nel mondo dell’arte che si possono “copiare e incollare” nel mondo della comunicazione della scienza?

8. In che modo le riflessioni che emergono dall’indagine dei rapporti tra arte-scienza-tecnologia possono entrare nell’attività di un divulgatore?

9. Come si può conciliare la contrapposizione tra materialità e rappresentazione del reale nella divulgazione scientifica?

10. Come si può essere consapevoli e gestire l’evidenza che tutti (comunicatori, pubblici, finanziatori, decisori, eccetera) sono agenti “irrazionali”?

11. In che modo si possono usare gli strumenti della filosofia e delle scienze cognitive per fare divulgazione scientifica?

12.Come si può raccontare la fallibilità, la provvisorietà e l’evoluzione della conoscenza scientifica senza sconfinare pericolosamente nel relativismo estremo, cioè senza dover negare la presenza della “verità”?

13. Il divulgatore/comunicatore è (o dovrebbe essere) un mediatore?

Tali questioni sono state suddivise tra i membri del gruppo di lavoro in base alle loro specifiche competenze e inclinazioni. A ciascuno è stato chiesto di elaborare delle risposte che sono state raccolte in un testo che è stato successivamente condiviso allo scopo di facilitare e far proseguire il confronto nel corso delle fasi successive del processo.

I successivi confronti ci hanno permesso di iniziare a definire un quadro generale nel quale si possono individuare tre aree tematiche principali, tra loro in stretta relazione.

1 – Identità e immaginario pubblico del comunicatore della scienza
Dall’analisi della situazione, è emerso che uno degli ostacoli più significativi che incontriamo, riguarda il riconoscimento del nostro ruolo da parte della società. L’eterogeneità della figura professionale del comunicatore della scienza di certo non aiuta a creare una identità specifica e, di conseguenza, a definire una collocazione nell’immaginario pubblico.

2 – Pubblico, mercato e comparto culturale
L’analisi delle trasformazioni che ha subito negli ultimi anni il comparto culturale ci ha permesso di mettere meglio a fuoco le dinamiche di relazione tra decisori politici, finanziatori, scienziati, comunicatori e pubblico.

3 – Tra scienza e società?
Generalmente la figura del comunicatore viene posizionata a metà tra la scienza e la società. È considerata un megafono dell’accademia o un traduttore-semplificatore per il pubblico. Tuttavia questa visione è semplicistica e presenta molti limiti.

I confronti avvenuti nel corso degli incontri di PICS hanno consentito di delineare queste tre aree tematiche e sono andati ad arricchire i contributi che ogni singolo membro del gruppo ha elaborato sulla base della propria prospettiva. I testi che seguono sono il frutto di tale processo da considerarsi ancora nella sua fase iniziale e, per tanto, ancora in corso.

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